Alla fine della sua nota lirica il D’Annunzio enuncia quasi sospirando: “...ah perché non son io co’ miei pastori...”.
Ecco... quel “miei” non esprime certo proprietà ma, piuttosto, senso di appartenenza, malinconica nostalgia per quel mondo che sentì anche suo e che L'AMATRICIANO vuole ricordare, impegnandosi affinché sapori e tradizioni non si disperdano nel tempo. Questo prelibato Pecorino Amatriciano è dolce, morbido e profumato proprio come quello “originale” che i pastori in cammino mangiavano tutti i giorni con del buon pane, un po’ di frutta e un generoso sorso di vino fresco e schietto.